Come si fa
Il piercing al sopracciglio è stato sempre uno dei più gettonati fra i giovani.
Può essere piacevole esteticamente e da’ quel tocco ribelle che piace a molti adolescenti.
Generalmente viene applicato all’angolo esterno del sopracciglio, ma è ormai evidente che anche i piercing più “tradizionali” come questo possono far viaggiare la fantasia e cercare i punti più strani e nascosti: ad esempio, si sta diffondendo da qualche tempo la moda di praticarlo sulla parte inferiore del sopracciglio, proprio vicino al naso.
La modalità di realizzazione si basa sempre sull’ago: se qualche piercer ti propone di effettuarlo con la pistola che serve per i buchi delle orecchie, cambia studio e cerca un vero professionista.
Il tipo di gioiello, in questi casi, è generalmente il “barbell”, ossia l’asticella metallica con due palline alle estremità.
E’ anche superfluo sottolineare che la pulizia e l’uso di attrezzi sterilizzati è indispensabile per la corretta esecuzione del piercing, così come è fondamentale seguire scrupolosamente, giorno per giorno, le indicazioni del piercer circa la cura della ferita.
Fa male?
Come per tutti gli altri piercing, l’intensità del dolore varia da caso a caso, ma generalmente non è particolarmente forte e il bravo professionista riesce a ridurlo al minimo.
Certamente si tratta di una zona caratterizzata dalla presenza di terminazioni nervose e di nervi orbitali (specialmente se ci si sposta vicino al naso); pertanto sia l’esecuzione sia la cura della ferita richiedono grande attenzione.
Il periodo di guarigione è solitamente di 8 settimane, mentre per la completa cicatrizzazione occorre circa un anno.